L'esperienza di Nicola Massimo de Feo. Elementi per una ricostruzione

Ottavio Marzocca, 09/01/2021

Datato: 01/01/2006

Proponiamo qui una presentazione della biografia filosofica, politica e accademica di Nicola Massimo de Feo, preparata da Ottavio Marzocca per presentarne il profilo nell'introduzione al volume La solitudine non è una festa. Il pensiero militante di Nicola Massimo de Feo, in cui sono raccolti i diversi interventi dei partecipanti al Seminario di Studi in ricordo del filosofo barlettano, tenutosi il 21 novembre 2005 presso l'Università di Bari. Nel volume, sono presenti i testi, rivisti dagli autori, delle relazioni presentate in quell’occasione dallo stesso Ottavio Marzocca, Sandro Mezzadra, Toni Negri, Roberto Nigro, degli interventi di Alberto Altamura, Paolo Filippo Cillo, Pierangelo Di Vittorio, Andrea Russo, Marco Schirone, Anna Simone, Maria Sinatra, oltre che la ricostruzione della giornata, proposta da Marino Centrone, e un articolo di Furio Semerari (2002) scritto nelle settimane successive alla morte di de Feo.

Il tragico corpo nietzscheano di Gilles Deleuze

Rita Casale, 15/11/2020

Datato: 01/12/1996

Pubblicato nel 1996, a distanza di un anno dalla morte di Gilles Deleuze, questo testo di Rita Casale, allora dottoranda nonché allieva e interlocutrice di Nicola de Feo, ripercorre il tema nietzschiano della corporeità nella riflessione dell'autore di Nietzsche e la filosofia (1962). In particolare, è interessante rilevare, tra le altre, la decisa lettura di Casale, che trova in Deleuze – con alcuni accenti simili all'interpretazione defeiana – una definizione materialista di corpo come «fenomeno molteplici la cui unità si determina a partire da rapporti di forza» (Casale, p. 586). Questa operazione ermeneutica e teoretica ci consegna il Nietzsche deleuziano dentro il contesto del pensiero dell'immanenza come filosofia sulla/della vita, irriducibile – perché contrapposto – a quanto i suoi interpreti heideggeriani hanno indicato definendo sottraendo così il pensiero del filosofo francese alla definizione di «metafisico della corporeità».