La guerra civile nella filigrana del demoniaco

Roberto Nigro, 24/05/2021

Datato: 01/01/2015

Pubblichiamo qui il testo « La guerre civile dans le filigrane du démoniaque », in cui Roberto Nigro ha problematizzato la dialettica defeiana tra rivoluzione sociale e rivoluzione politica. I due elementi costituiscono, secondo de Feo, la dialettica immanente della politica in quanto rapporto tra forze storicamente determinate. Il rapporto differenziale come costituente tanto l'antagonismo politico quanto gli stessi soggetti in relazione eredita una concezione "materialista" della politica e della dialettica sviluppata nel XIX secolo da Karl Marx, Friedrich Nietzsche e, in qualche misura, da Max Stirner. La creazione di questo meccanismo causale si è storicamente sviluppata in dispositivi filosofico-pratici spesso in reciproca divergenza. Perciò la loro genealogia e l'individuazione dell'immanenza del rapporto differenziale come elemento comune al pensiero di Nietzsche, Marx e Stirner, oltre che nelle pratiche di differenti tradizioni rivoluzionarie, costituisce un tema di interesse verso l'opera di de Feo. Attraverso di essa, Roberto Nigro traccia alcuni elementi di partenza per una discussione a questo proposito, allegando nella seconda parte del testo un richiamo all'uso "attiguo" ma non sovrapponibile della nozione di «guerra civile» in Michel Foucault.

La guerre civile dans le filigrane du démoniaque

Roberto Nigro, 24/05/2021

Datato: 01/01/2015

Nous publions ici le texte « La guerre civile dans le filigrane du démoniaque », dans lequel Roberto Nigro questionne le rapport entre révolution sociale et révolution politique, avancé par de Feo. Dans l’analyse de de Feo, les deux éléments constituent une dialectique immanente en tant que rapport entre des forces historiquement déterminées. Le rapport différentiel, qui est producteur à la fois de l'antagonisme politique et des sujets-mêmes qui entrent en relation, hérite d’une conception « matérialiste » de la politique et de la dialectique développée au 19e siècle par Karl Marx et par Friedrich Nietzsche. La création de ce mécanisme causal s’est historiquement développée par des dispositifs philosophico-pratiques souvent en divergence entre eux.

C'est pourquoi la généalogie et la découverte de l'immanence du rapport différentiel comme élément commun à la pensée de Nietzsche et de Marx, ainsi comme dans les pratiques de plusieurs traditions politiques, constituent un thème d'intérêt pour l'œuvre de de Feo. En s’appuyant sur l’œuvre de De Feo, Roberto Nigro trace quelques éléments de base pour une discussion à ce propos, en ajoutant – dans la deuxième partie du texte – un rappel à la façon dont Michel Foucault a employé la notion de « guerre civile » pendant les années 1970 (depuis La Société punitive jusqu'à Il faut défendre la société).

La crisi dell'umanità europea e il ruolo della ragione. Un dialogo con Giuseppe Semerari e Nicola Massimo de Feo

Annalisa Dimola, 15/04/2021

Datato: 15/03/2021

Proponiamo un saggio di Annalisa Dimola, pubblicato sulla rivista «Logoi.ph – Journal of Philosophy», dedicato al rapporto tra Giuseppe Semerari e Nicola Massimo de Feo. Il testo, che procede da un'analisi comparata dei due filosofi dell'Università di Bari ad una loro «possibile sintesi», restituisce il quadro storico della facoltà barese entro cui Semerari e de Feo hanno sviluppato le loro rispettive teorie.

Ringraziamo l'autrice e Annalisa Caputo, fondatrice e direttrice scientifica della rivista, per averci concesso la riproduzione del testo.

Il tragico corpo nietzscheano di Gilles Deleuze

Rita Casale, 15/11/2020

Datato: 01/12/1996

Pubblicato nel 1996, a distanza di un anno dalla morte di Gilles Deleuze, questo testo di Rita Casale, allora dottoranda nonché allieva e interlocutrice di Nicola de Feo, ripercorre il tema nietzschiano della corporeità nella riflessione dell'autore di Nietzsche e la filosofia (1962). In particolare, è interessante rilevare, tra le altre, la decisa lettura di Casale, che trova in Deleuze – con alcuni accenti simili all'interpretazione defeiana – una definizione materialista di corpo come «fenomeno molteplici la cui unità si determina a partire da rapporti di forza» (Casale, p. 586). Questa operazione ermeneutica e teoretica ci consegna il Nietzsche deleuziano dentro il contesto del pensiero dell'immanenza come filosofia sulla/della vita, irriducibile – perché contrapposto – a quanto i suoi interpreti heideggeriani hanno indicato definendo sottraendo così il pensiero del filosofo francese alla definizione di «metafisico della corporeità».

Un Nietzscheanesimo senza riserve. L'opera di Nicola Massimo De Feo tra Marx e Heidegger

Roberto Nigro, 30/05/2020

Datato: 01/01/2006

Il presente testo era, originariamente, l'intervento di Roberto Nigro al convegno Ragione e rivolta: Sul pensiero di Nicola Massimo de Feo, organizzato e tenutosi presso l'Università degli Studi di Bari nel 2005. È presente, inoltre, nella raccolta degli interventi, La solitudine non è una festa. Il pensiero militante di Nicola Massimo de Feo (2006), curato da O. Marzocca per Mimesis.