Nicola Massimo de Feo /3

Rita Casale, 02/03/2023

Datato: 28/09/2022

Nicola Massimo de Feo. Vent’anni dopo (video)

Nicola Massimo de Feo / 1

Nicola Massimo de Feo, 02/02/2023

Datato: 28/09/2022

Nicola Massimo de Feo. Vent’anni dopo (Video)

La verità come arte

Nicola Massimo de Feo, 08/02/2022

Datato: 01/01/1964

Ne La verità dell’arte (1964), Nicola Massimo de Feo riconduce la problematicità dell’arte alla più ampia condizione umana, caratterizzata da una messa in discussione sempre più radicale e trasformativa dei valori della vita individuale e sociale. In particolare, il filosofo mette in evidenza la riduzione dell’arte all’«estetico dell’esistenza» e il rifiuto di una possibile razionalità sociale nell’orizzonte artistico.

La filosofia di fronte alle scienze

Nicola Massimo de Feo, 05/10/2021

Datato: 18/03/1962

In occasione del XIX Congresso Nazionale di Filosofia (1962), Nicola Massimo de Feo sottolinea l’importanza di un atteggiamento problematico e problematizzante dell’uomo rispetto all’uomo, di un’attitudine questionante che riguardi l’essere umano nella sua essenza e nella sua esistenza all’interno della situazione storica degli anni ’60. Questa esigenza chiarificatrice ha valore ontologico nella misura in cui interroga «ciò che noi siamo ora», ciò che facciamo e ciò che vogliamo; essa è necessaria per una trasformazione dei concetti tradizionali di scienza, filosofia, religione ed esistenza, una trasformazione che rifiuti il «malcostume» del puro pensiero oggettivistico davanti al quale l’essere umano è mero spettatore esterno.

Bandiere nere su Kreuzberg

Nicola Massimo de Feo, 29/03/2021

Datato: 01/01/1982

In tutto il suo svolgimento, il pensiero di De Feo è segnato da un serrato confronto con gli eventi storici e il dibattito filosofico della Germania del Novecento. La sua ricerca storica e filosofica parte dall’esperienza rivoluzionaria della Comune di Parigi, per poi concentrarsi sulla storia tedesca dalla fine del XIX secolo sino all’emergere dei nuovi movimenti autonomi che si svilupparono nelle metropoli tedesche negli anni a cavallo tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’80. Nello specifico, il lavoro di inchiesta militante di De Feo sulla composizione dei nuovi movimenti fu molto importante perché fu uno dei primi ad analizzare «le nuove tendenze dell’autonomia dopo Stammheim e il 7 aprile, dentro e contro lo stato d’emergenza e il “nuovo fascismo”». Gran parte di questa ricerca confluirà nell’articolo che qui vi riproponiamo, intitolato Bandiere nere su Kreuzberg, pubblicato nel 1982 sulla rivista “Controinformazione”, in cui viene analizzata la repressione e la resistenza del grande movimento di occupazione di case, come espressione dell’illegalità di massa e della riappropriazione sociale diretta, praticata dal proletariato multinazionale del più grande quartiere-ghetto di Berlino ovest. Infine ci preme sottolineare che ad uno sguardo retrospettivo l’articolo è ancora più interessante, in quanto racconta, in presa diretta, il primo movimento autonomo europeo contro i processi di riqualificazione urbana e gentrificazione che nei decenni successivi si estenderanno a tutte le metropoli del continente.